mercoledì 19 febbraio 2014

La politica dell'egoismo

La politica...
Agli inizi di febbraio il costo della “mensa” del Parlamento, dove sono soliti mangiare molti nostri illustri rappresentanti eletti, è aumentato di pochi euro. Uno di quegli aumenti apparentemente insignificanti che tutti noi periodicamente subiamo, impotenti, e che magari ci va a decurtare stipendi e pensioni ancora fermi al corrispettivo in lire; ma noi dignitosamente andiamo avanti senza lamentarci. Ma i “nostri eroi” sapete che hanno fatto? Hanno accettato l’aumento in silenzio come tutti noi cittadini alle prese con la spesa quotidiana? No di certo, hanno invece agito come è in loro potere e costume fare, con apposita legislazione in materia: si sono infatti subito compensati l'aumento portandosi il ticket, cioè il loro “buono pasto”, a 21 euro al giorno. La notizia è del 7 febbraio. Io l’ho casualmente ascoltata per radio quella mattina, mentre ancora ero nel dormiveglia. Brutta abitudine svegliarsi con il radiogiornale, si fanno cattivi pensieri. Ma così è stato e questo mi ha portato a fare una riflessione. Un aumento di pochi spiccioli è piccola cosa, è vero, ma mi ha colpito di più che se i nostri politici avessero invece rubato chissà quale cifra perché per me questo è il chiaro sintomo di una grave mancanza di sensibilità e di rispetto per la povera gente, è il segnale palese della meschinità umana. Nonostante i lauti compensi e i rimborsi percepiti in qualità di onorevoli (onorevoli? che parola svuotata di significato!) questi signori non rimangono indietro e, peggio ancora, non vogliono farlo. E così si aumentano il ticket mensa anche di pochi euro, si fanno l’elemosina, avranno pena di se stessi. È fulgido il loro esempio ed è un esempio di povertà, sì, ma di povertà spirituale.

La mia riflessioni è sulla politica e sugli uomini che la fanno. Nei palazzi, all'interno delle istituzioni ci sono le persone. E tutto è riconducibile all'uomo, al suo pensiero e al suo agire. Soprattutto in politica perché è fatta di idee. Le persone che stanno lì, nei Palazzi, dovrebbero starci per rendere un servizio alla gente, non per il potere. È una questione di volontà individuale, di libero arbitrio, di scelta da parte della persona pubblica da quale parte stare: con il potere o con il servizio. Ognuno di noi nella propria vita, consapevolmente o no, fa questa scelta: servire o esercitare il potere. Ed in ognuno di noi c'è la potenzialità di fare tutto.... è solo una questione di scelta e nella scelta c'è il pensiero. Ecco perché i liberi pensatori sono stati sempre perseguitati dal potere... Il pensiero è un'arma potente. Può creare o distruggere. E oggi al Governo e al Parlamento sembrano esserci purtroppo dei potenziali distruttori.

Per ricoprire certi incarichi, incarichi in cui ciò che pensi e fai ha ricadute su tante altre persone che sono costrette a "subire" quel pensare e quell’agire, ci dovrebbero essere persone dalla moralità specchiata. Persone di valore. Persone nobili. Persone alte. Persone che percorrono cammini di santità. Purtroppo oggi santi non ce ne sono, soprattutto in politica, e la maggior parte di coloro che si candida lo fa pensando a se stesso... e basta. E lì comincia il cammino di egoismo. Se alla base della nostra scelta non c'è una grandezza di pensiero ma solo una ristretta volontà di benessere personale, ecco allora chi troviamo a rappresentarci nella più alta Istituzione di Democrazia: delle persone povere. Il Parlamento e i partiti sono oggi composti da un insieme di uomini che in gran parte hanno fatto una scelta di potere partendo dal proprio egoismo. E l’azione di tali uomini di potere, che è emanazione dei loro ristretti pensieri di egoismo, si ripercuote negativamente sull’interno Paese.

Credo che chiunque di noi si senta chiamato a questo compito, o avverta una motivazione importante che lo spinge, pur non avendo fatto politica, possa mettersi “In Movimento” e fare qualcosa per la sua comunità, partendo dalla propria volontà di scegliere un interesse altro da sé, magari proprio quello della nostra amata Città di Terni.



Scritto da Mario Menghini

1 commento:

  1. "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti...(Aristotele)...e purtroppo siamo ben lontani.
    complimenti Mario l'altruismo e la volontà sono l' unica strada per poter cambiare.
    il problema è di tutti, uscirne insieme è la politica.
    Nery

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