P.zza Tacito - Terni |
Fissare dei concreti obbiettivi di qualità da realizzare, portare dei miglioramenti continui ai servizi, istituire dei centri di ascolto per il cittadino, pensare a degli indici di misura dell’efficienza, dotarsi di una carta etica o carta dei valori, tutto ciò significa attuare questo progetto, significa creare un Piano strategico per la città, finalizzato al risparmio e al miglioramento delle condizioni di vita di chi risiede in un’organizzazione, la nostra, che - se si guarda nella prospettiva della visione globale che questo progetto ha la capacità di offrire – potrà rivelarsi sinceramente una risorsa.
Le rilevazioni della soddisfazione dei cittadini, che andranno considerati e trattati come dei veri e propri Clienti (e non alla stregua di sudditi da prendere in considerazione solo nel momento in cui li si spreme con le tasse) è un’altra delle iniziative da portare avanti nell’introduzione delle tecniche di Total Quality Management che la nostra lista ha intenzione di attuare. Un progetto ambizioso e a lungo termine, una visione della Città, se vogliamo un sogno da portare avanti con impegno nella consapevolezza che per Terni è giunto il momento di abbandonare la politica e il politichese e di dotarsi invece di uno strumento concreto che già da tempo è impiegato nelle aziende e nelle organizzazioni private per migliorare i propri prodotti, i propri mercati e per aumentare la soddisfazione dei propri clienti, e sarà questo strumento ad incidere positivamente sulla nostra realtà, sui nuovi rapporti tra Cittadino-Cliente e Comune-Fornitore di sevizi.
Sarà con questo strumento, la Qualità, che avremo modo di valutare l’efficacia delle politiche pubbliche e l’efficienza e la qualità dei servizi offerti, per orientare il modo di progettarli e permettere il miglior utilizzo delle risorse, evitando gli sprechi che si generano ogni volta che l’azione pubblica non è strettamente mirata alla soddisfazione dei bisogni e delle aspettative dei suoi cittadini.
Ciò richiederà un’adeguata indagine, un monitoraggio continuo dei problemi della Città e il suo inserimento in un sistema che traduca le criticità rilevate in concreti interventi di miglioramento.
Se avremo la capacità di ascoltare, e il Total Quality Management ci da questa possibilità (con focus group, indagini sul luogo di erogazione del servizio, sondaggi internet, raccolta di segnalazioni, suggerimenti e reclami, istanze e petizioni, richieste del difensore civico, ecc.) e se questa capacità di ascolto diventerà un sistema, uno strumento di lavoro come un altro, allora scopriremo che ogni problema è una ricchezza, un passo in più nella strada del miglioramento, scopriremo che il nostro Comune, da fonte di scontento, diventerà un’organizzazione in grado di produrre benessere e di fornire servizi di qualità e - è sbagliato sognare? - di generare dei cittadini soddisfatti.
Scritto da Mario Menghini.
Nessun commento:
Posta un commento