mercoledì 19 febbraio 2014

Un Comune di qualità

P.zza Tacito - Terni
Un obbiettivo di politica concreta della nostra Lista Civica è quello di portare all’interno del Palazzo, all’interno del nostro Comune di Terni, un progetto che in molte realtà aziendali, private, ma anche in alcuni Comuni italiani (vedi Trento, comune con gli stessi abitanti di Terni, 115 mila) ha già da anni portato dei benefici concreti. Questo progetto è la Qualità Totale. Questo progetto è la Qualità nelle Istituzioni, è darsi degli strumenti per creare Istituzioni di Qualità di cui i cittadini possano andare finalmente fieri e orgogliosi di sentirsi tali... di sentirsi cittadini di Terni. Ma questo progetto è anche annullamento della distanza tra società civile, i cittadini, e il Palazzo, il Comune che oggi come oggi sembra aumentare sempre di più.

Fissare dei concreti obbiettivi di qualità da realizzare, portare dei miglioramenti continui ai servizi, istituire dei centri di ascolto per il cittadino, pensare a degli indici di misura dell’efficienza, dotarsi di una carta etica o carta dei valori, tutto ciò significa attuare questo progetto, significa creare un Piano strategico per la città, finalizzato al risparmio e al miglioramento delle condizioni di vita di chi risiede in un’organizzazione, la nostra, che - se si guarda nella prospettiva della visione globale che questo progetto ha la capacità di offrire – potrà rivelarsi sinceramente una risorsa.

Le rilevazioni della soddisfazione dei cittadini, che andranno considerati e trattati come dei veri e propri Clienti (e non alla stregua di sudditi da prendere in considerazione solo nel momento in cui li si spreme con le tasse) è un’altra delle iniziative da portare avanti nell’introduzione delle tecniche di Total Quality Management che la nostra lista ha intenzione di attuare. Un progetto ambizioso e a lungo termine, una visione della Città, se vogliamo un sogno da portare avanti con impegno nella consapevolezza che per Terni è giunto il momento di abbandonare la politica e il politichese e di dotarsi invece di uno strumento concreto che già da tempo è impiegato nelle aziende e nelle organizzazioni private per migliorare i propri prodotti, i propri mercati e per aumentare la soddisfazione dei propri clienti, e sarà questo strumento ad incidere positivamente sulla nostra realtà, sui nuovi rapporti tra Cittadino-Cliente e Comune-Fornitore di sevizi.

Sarà con questo strumento, la Qualità, che avremo modo di valutare l’efficacia delle politiche pubbliche e l’efficienza e la qualità dei servizi offerti, per orientare il modo di progettarli e permettere il miglior utilizzo delle risorse, evitando gli sprechi che si generano ogni volta che l’azione pubblica non è strettamente mirata alla soddisfazione dei bisogni e delle aspettative dei suoi cittadini.

Ciò richiederà un’adeguata indagine, un monitoraggio continuo dei problemi della Città e  il suo inserimento in un sistema che traduca le criticità rilevate in concreti interventi di miglioramento.

Se avremo la capacità di ascoltare, e il Total Quality Management ci da questa possibilità (con focus group, indagini sul luogo di erogazione del servizio, sondaggi internet, raccolta di segnalazioni, suggerimenti e reclami, istanze e petizioni, richieste del difensore civico, ecc.) e se questa capacità di ascolto diventerà un sistema, uno strumento di lavoro come un altro, allora scopriremo che ogni problema è una ricchezza, un passo in più nella strada del miglioramento, scopriremo che il nostro Comune, da fonte di scontento, diventerà un’organizzazione in grado di produrre benessere e di fornire servizi di qualità e - è sbagliato sognare? - di generare dei cittadini soddisfatti.

Scritto da Mario Menghini.

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