giovedì 20 febbraio 2014

Questioni di priorità

Le priorità a Terni
Ad oggi, Terni e’ un “condensato” di problematiche importanti ed elencarle tutte potrebbe risultare impossibile . Ma esistono priorita' incontrovertibili che attendono “giustizia”, pertanto avvio l’elenco con possibili azioni di risoluzione correttiva.

Premesso cio', e' necessario procedere “step by step” e non pretendere la luna in un colpo solo.

Vi esorto a perdonare l'eventuale ordine che non segue una gerarchia dovuta.



1) Preso atto dell’insensatezza progettuale del nuovo, che interessa il centro e zone limitrofe, ci fa desiderare di radere al suolo la bassa edilizia e ricominciare da zero. Ma ricostruire ex novo, e' impresa quasi impossibile, sopratutto nelle periferie; dove concittadini hanno impiegato i propri risparmi per l’acquisto della 1° casa. Possibile, invece, fermare la "betoniera" attraverso correttivi ai P.P.

2) discorso rifiuti: isole ecologiche interrate costituirebbero il top, (il Nord Europa ne e' l'esempio vivente, sia per evitarne la vista ed anche per la semplicita' con la quale avviene la rimozione dei rifiuti). Potremmo contrariamente, trovare spazi sufficienti per tutta la differenziata ( isole di dimensioni adeguate) Insensato andare alla Coop per le pile, per i farmaci scaduti altro sito, per le lampade a fluorescenza a S. Martino e altri centri di raccolta, per il vetro percorrere chilometri cercando il cassonetto piu' vicino, etc.....Questa non e' differenziata, ma solo una grande presa in giro ( rimango nella decenza espressiva….) . A Terni bruciamo rifiuti esterni e i nostri li mandiamo altrove!...Paradosso all’ennesima potenza, inoltre ben sappiamo che gli inceneritori sono un veicolo di morte e a Terni la morfologia del territorio non aiuta.

3) Sacche a parcamento interrate: come ho denunciato in altro momento, Terni e' una citta' su solaio REI 120 e questa e' una realta' inconcepibile; date le limitate dimensioni che il nostro Comune presenta. Insomma, chi di noi non ha visto un po' di mondo dove i mezzi pubblici svolgono un ruolo determinate anche per professionisti e non soltanto per anziani, studenti e meno abbienti? A Terni insiste l’esatto contrario. NOTA PERSONALE: ormai da anni, ho rottamato la mia auto e non ho nessuna intenzione di acquistarne una nuova; nel bus ho tempo per leggere e non mi “stresso” per i park ( in pieno centro tutti a strisce blu e troppi sono fuori legge e lo sappiamo). Ora il biglietto per Umbria Mobilita’, vale 100 min. e non piu' 70 ( quasi 2 ore; dato che dovrebbe indurre a una civile riflessione). Ma sensibilizzare la cittadinanza per l’uso del servizio pubblico, significa servire le periferie in modo sensato ( quindi fare in modo che tra Amministrazione Comunale e Umbria Mobilita', si apra un dialogo anche riguardo l’ottimizzazione degli orari delle corse, quindi in primo luogo ravvicinarle, per soddisfare esigenze lavorative e scolastiche) Sensato, civile e in linea con Paesi piu’ progrediti, dovremmo creare piste ciclabili non "abortite" ma che abbiano una continuita' viaria. Tutto questo e' possibile, occorre soltanto lungimiranza e intelligenza, per un riscontro in breve differita nel tempo in termini di liquidita' ( dall’uso del mezzo pubblico) e prioritariamente ridimensionare il flusso del traffico onde limitare patologie fisiche derivanti da gas di scarico emessi dai mezzi veicolari.

4) Cultura: tema oltremodo scottante e da prendere in seria considerazione. Prioritario togliere dal badget comunale gli 800.000 Euro destinati al Caos del tutto inutile, ( miseri 300 posti e acustica alquanto discutibile) . Parlare di cultura, innanzitutto, e' restituire a noi ternani, un Teatro “vero” anche per dare i natali ad eventi " a porte aperte" e cosi' potremmo assistere a discorsi piu' ampi. L’aspetto culturale ternano, ha concrete possibilita’ di estendere il proprio range . Poniamo inoltre, in evidenza l’interesse internazionale volto al nostro Patrono. VEDI : http://inmovimentoterni.blogspot.it/2014/02/san-valentino-mal-mondo.html

5) Con i Carri Maggiaioli, non e' impossibile interagire ad esempio, con eventi musicali; sufficientemente in grado di far da valido supporto per dare senso a una tradizione che ad oggi presenta solo l’interesse nostrano.

La musealizzazione e’ l’altro tema inesistente in citta', vi risulta che siamo in possesso di un Museo? No, solo di una Pinacoteca “Ghost”.

Personalmente propendo fortemente per il museo estemporaneo per evitare una palude pseudo /culturale ( chiaramente senza escludere il concetto originario di Museo, quindi con la “resurrezione “ della Pinacoteca Comunale). In breve sostanza, dobbiamo anche cercare aria nuova e non un ricircolo a tenuta stagna, ed e' tutto fattibile; attraverso il riuso di alcuni edifici che insistono nel tessuto urbano. A questo punto, risulta rigorosamente necessario, ridare il senso di Centro Citta' per ovvie ragioni.

Di fatto, la DOWNTOWN, e' solo la traduzione inglese del Centro Cittadino. Tentiamo un discorso urbanistico e ossia: una citta' di solito, e’ determinata da piu' cerchi concentrici ( negli ultimi le periferie) . Il centro dei cerchi fa logicamente da punto di convergenza; piu’ o meno equidistante dai vertici che determinano l’interezza urbana. Cosi’ facendo, si presuppone la volonta' di non ghettizzare o svantaggiare nessun cittadino. Progettare, inoltre, il riaccorpamento degli uffici d’uso pubblico ad oggi dislocati in maniera scellerata ( ora e’ necessario l’ausilio di Google Maps o Tom Tom …..per trovarsi nel luogo desiderato) . Siamo in possesso del Palazzo Montani e Palazzo Spada; edifici capienti e adatti all'uopo. Interconnessa al Montani e prospiciente in Piazza Ridolfi, c’e’ inoltre la palazzina ausiliaria in pietra sponga. A sottolineare l’allontanamento dal tessuto urbano, e’ presente “all’appello” il nuovo Polo Comunale; da sogno o meglio da incubo per mille aspetti includendo problemi legati strettamente alla costruzione. Altro esempio di errata azione sintattica, e’ rappresentato dalla collocazione del mercato nel “bunker” arancio. Ora finalmente, esiste la concreta possibilita’ di riportarlo nel luogo originario con trasparenza, colori e voci; tutti elementi che connotano il mercato nella storia antica del mondo. Allontanarsi dal centro e' quanto mai insensato anche per i mancati forum; quindi il senso di piazza come punto d'incontro . Ne esistono ben tre in zona centralissima ( Piazza della Repubblica, Piazza Europa e l’ex Piazza Solferino), con la possibile interconnessione tra loro; come ben penso' l’Arch. Carlo Aymonino intorno agli anni 70. Piazza Europa, che avrebbe dovuto costituire il fulcro dell’ottimo progetto, oggi e' stravolta anche perche' veicolare . In essa rimangono fruibili pedonalmente, strisce laterali al di la' delle fioriere sorrette da “gabbie per piccoli volatili” e la fontana decentrata e all'ombra del Sangallo, denota la volonta’ di aver voluto trasformare la nobile piazza, in una realta’ di passaggio. Insomma, affermare di essere di fronte a un vero NONSENSE, e' estremamente riduttivo. La casualita' vi regna sovrana, e pensare che vi trovano l’affaccio il Sangallo, il Montani, il Morandi e l'annessa Chiesa di San Giovanni Evangelista. Diversi anni fa venne evidenziata la linea muraria sotto il Montani per rileggere un percorso antico. Voi pensate che chi siede sopra i muretti costruiti per la relativa riscoperta ne conosca la storia? Personalmente credo di no. L'ex Palazzo Faustini ad oggi ospita la Biblioteca Comunale ( solo una parte e sarebbe “notizia gradita” sapere dov’e’ la parte restante…..). Quest'ultimo e' un edificio da sfruttare fino ai piani alti, centralissimo, chissa' un simil Beaubourg? Si, e' possibile. Un tempo era presente un piccolo bar e sale di lettura all'ultimo piano ( e' rimasto il ricordo....). Il discorso doveva essere sostenuto e ampliato come suggerisce la capienza e la collocazione dell’immobile storico. L’ex Palazzo Faustini e’ una costruzione riprogettata per la cultura? Lo sia!

Concludo: da notare che la presente analisi contiene [ FATTIBILITA' ] E CONSEGUENTE MIGLIORAMENTO, attraverso il riuso degli immobili esistenti e azioni che riguardano altre situazioni risanabili; di fatto un “processo” gia’ avviato da diverse associazioni ternane.

LE ALTRE PROBLEMATICHE, NELLE PROSSIME “PUNTATE”
ORA SIAMO ALL’APERITIVO…CIN CIN!


Scritto da Gina Ficorilli

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