mercoledì 19 febbraio 2014

San Valentino mal mondo

San Valentino, festa dell'amore.

Storia in formato “tascabile” - By Google
In Messico, San Valentino non viene festeggiato solo con lo scambio reciproco di piccoli doni e bigliettini d'amore tra gli innamorati ma, per tradizione, tutto si tinge di rosso: case, strade e negozi vengono addobbati da enormi cuori e lucine rosse. La festa di San Valentino è nata in Europa verso la metà del XIX secolo, si è diffusa in tutto il mondo, sopratutto in Europa occidentale, America del Nord e Oceania, dimostrando di non conoscere frontiere geografiche. In Europa orientale, ex unione Sovietica, Giappone e Sud America, la festa di San Valentino è invece molto più recente, essendo avvenuta sotto la crescente influenza occidentale, favorita dalla caduta del comunismo e dal processo di globalizzazione dei costumi. Invece, è quasi del tutto sconosciuta in Africa e nel mondo arabo, dove viene festeggiata solo tra i giovani delle èlite politiche ed economiche delle grandi città. Qui, molto spesso, i giovani sono costretti a battersi anche a costo della vita, per riaffermare anche le più basilari libertà individuali, come quella di festeggiare l’amore. Infatti, in molti paesi come l’Arabia Saudita, esiste un’apposita polizia religiosa che, attraverso controlli, impedisce la vendita ai negozianti di souvenir e doni di San Valentino e tiene sotto controllo i mass media, evitando che la ricorrenza venga pubblicizzati. In paesi come l’Iran e il Pakistan, anche se i giovani non disdegnano, le forze conservatrici costringono chi vuole festeggiare di farlo in privato.

Nota personale
Da queste poche righe ( fonte Google), si apprende quanto sia importante e sentita la Festa degli Innamorati, rappresentata dalla figura del nostro San Valentino. Da sottolineare che nonostante impedimenti politico/religiosi persistenti in diverse popolazioni mondiali, in qualche maniera viene festeggiata come l’inalienabile simbolo dell’Amore nonche’ culto dell’unione in senso lato e della liberta’. Noi ternani, che dovremmo Onorare il Patrono anche ottenendo il massimo rendimento con eventi “a porte aperte”, dove la “voce” Valentiniana dovrebbe gridare: ”siamo qui, venite a festeggiare a Terni la settimana dell’Amore!!!!”, procediamo con l’esatto contrario. Quindi, attraverso azioni di nessun rilievo e mancata risonanza a “range” piu’ esteso, il periodo di San Valentino si “consuma” all’insegna di un’apatia voluta. Si, tra Cioccolentino, strutture per abiti da sposa, la fiera delle “mosciarelle e pentolame vario”; altro non sembra emergere. Intendo precisare che trovo civile accontentare i nostri concittadini, tramite momenti strettamente legati alla tradizione nostrana e insisto che non deve sussistere volonta’ di ghettizzare nessuno. Ma con tutta onesta’, non capisco il motivo per il quale, i “ghettizzati” debbano essere soggetti con diverse esigenze artistico/culturali, e a monte la citta’ di Terni; Evento= Turismo, Turismo= Economia . Nella presente disamina, intendo porre in evidenza il gemellaggio di Terni con la citta’ di Kobe – Giappone, dove il nostro attuale 1° Cittadino e' stato invitato per l'inaugurazione di una Piazza dedicata al nostro Patrono. Tra l’altro è stato realizzato un giardino tropicale nel quale è stata collocata una statua – la Maternità – del Maestro ternano Aurelio De Felice. C’e’ in “computo” lo scambio culturale, da leggere nella futura realizzazione di un giardino Zen, chiaramente occidentalizzato, in una parte del Parco le Grazie; proposta inserita nel bilancio di previsione il 1 ottobre 2013, in sede di Consiglio Comunale . E’ questo, uno dei tanti progetti che dobbiamo intercalare nella “lista” rivitalizzante della nostra “landa solitaria”.

Scritto da Gina Ficorilli


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