La politica... |
Agli inizi di febbraio il costo della “mensa” del Parlamento, dove sono soliti mangiare molti nostri illustri rappresentanti eletti, è aumentato di pochi euro. Uno di quegli aumenti apparentemente insignificanti che tutti noi periodicamente subiamo, impotenti, e che magari ci va a decurtare stipendi e pensioni ancora fermi al corrispettivo in lire; ma noi dignitosamente andiamo avanti senza lamentarci. Ma i “nostri eroi” sapete che hanno fatto? Hanno accettato l’aumento in silenzio come tutti noi cittadini alle prese con la spesa quotidiana? No di certo, hanno invece agito come è in loro potere e costume fare, con apposita legislazione in materia: si sono infatti subito compensati l'aumento portandosi il ticket, cioè il loro “buono pasto”, a 21 euro al giorno. La notizia è del 7 febbraio. Io l’ho casualmente ascoltata per radio quella mattina, mentre ancora ero nel dormiveglia. Brutta abitudine svegliarsi con il radiogiornale, si fanno cattivi pensieri. Ma così è stato e questo mi ha portato a fare una riflessione. Un aumento di pochi spiccioli è piccola cosa, è vero, ma mi ha colpito di più che se i nostri politici avessero invece rubato chissà quale cifra perché per me questo è il chiaro sintomo di una grave mancanza di sensibilità e di rispetto per la povera gente, è il segnale palese della meschinità umana. Nonostante i lauti compensi e i rimborsi percepiti in qualità di onorevoli (onorevoli? che parola svuotata di significato!) questi signori non rimangono indietro e, peggio ancora, non vogliono farlo. E così si aumentano il ticket mensa anche di pochi euro, si fanno l’elemosina, avranno pena di se stessi. È fulgido il loro esempio ed è un esempio di povertà, sì, ma di povertà spirituale.
La mia riflessioni è sulla politica e sugli uomini che la fanno. Nei palazzi, all'interno delle istituzioni ci sono le persone. E tutto è riconducibile all'uomo, al suo pensiero e al suo agire. Soprattutto in politica perché è fatta di idee. Le persone che stanno lì, nei Palazzi, dovrebbero starci per rendere un servizio alla gente, non per il potere. È una questione di volontà individuale, di libero arbitrio, di scelta da parte della persona pubblica da quale parte stare: con il potere o con il servizio. Ognuno di noi nella propria vita, consapevolmente o no, fa questa scelta: servire o esercitare il potere. Ed in ognuno di noi c'è la potenzialità di fare tutto.... è solo una questione di scelta e nella scelta c'è il pensiero. Ecco perché i liberi pensatori sono stati sempre perseguitati dal potere... Il pensiero è un'arma potente. Può creare o distruggere. E oggi al Governo e al Parlamento sembrano esserci purtroppo dei potenziali distruttori.
Per ricoprire certi incarichi, incarichi in cui ciò che pensi e fai ha ricadute su tante altre persone che sono costrette a "subire" quel pensare e quell’agire, ci dovrebbero essere persone dalla moralità specchiata. Persone di valore. Persone nobili. Persone alte. Persone che percorrono cammini di santità. Purtroppo oggi santi non ce ne sono, soprattutto in politica, e la maggior parte di coloro che si candida lo fa pensando a se stesso... e basta. E lì comincia il cammino di egoismo. Se alla base della nostra scelta non c'è una grandezza di pensiero ma solo una ristretta volontà di benessere personale, ecco allora chi troviamo a rappresentarci nella più alta Istituzione di Democrazia: delle persone povere. Il Parlamento e i partiti sono oggi composti da un insieme di uomini che in gran parte hanno fatto una scelta di potere partendo dal proprio egoismo. E l’azione di tali uomini di potere, che è emanazione dei loro ristretti pensieri di egoismo, si ripercuote negativamente sull’interno Paese.
Credo che chiunque di noi si senta chiamato a questo compito, o avverta una motivazione importante che lo spinge, pur non avendo fatto politica, possa mettersi “In Movimento” e fare qualcosa per la sua comunità, partendo dalla propria volontà di scegliere un interesse altro da sé, magari proprio quello della nostra amata Città di Terni.
Scritto da Mario Menghini
"politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti...(Aristotele)...e purtroppo siamo ben lontani.
RispondiEliminacomplimenti Mario l'altruismo e la volontà sono l' unica strada per poter cambiare.
il problema è di tutti, uscirne insieme è la politica.
Nery